Onorevole Rossi: “Dissesto idrogeologico, anche la Ciociaria si scopre fragile. Acceleriamo sugli investimenti”

Maria Veronica Rossi

Dichiarazione dell’onorevole Maria Veronica Rossi, deputato della Lega al Parlamento europeo:
“In queste ore anche il nostro territorio è stato duramente provato dagli eventi atmosferici e si sta scoprendo fragile dal punto di vista idrogeologico. I problemi emersi ad Arce, Rocca d’Arce, Colfelice, Boville Ernica e Veroli devono suonare come un campanello d’allarme e sono solamente la punta dell’iceberg: ci sono fondi del Pnrr che vanno spesi il prima possibile per risanare un territorio che evidentemente soffre. Negli anni passati sono stati eseguiti interventi tampone e mai nulla di risolutivo, e la responsabilità politica e morale di certe forze politiche, specialmente di sinistra, che hanno governato la Regione Lazio per due lustri, è evidente. Fare gli ambientalisti da salotto dal costosissimo divano Chesterfield di casa propria, parlando dei massimi sistemi del mondo, ha denotato una totale indifferenza verso i problemi reali delle popolazioni della Ciociaria e del Lazio e un distacco inaccettabile verso le esigenze dei cittadini. Per fortuna, grazie al nuovo governo regionale di centrodestra il vento sta già cambiando.
In Ciociaria, i numeri dicono che, per le frane, sono 31.359 i residenti in zone a pericolosità molto elevata, 2.190 in zone a pericolosità elevata, 7.136 in zone a pericolosità media, 3.565 in zone a pericolosità moderata e 89.339 in aree d’attenzione. Complessivamente la popolazione altamente a rischio è costituita da 33.549 unità (1 su 14 vive in zone fortemente sensibili) che risiedono su un territorio di 481,5 kmq su cui si trovano 13.727 famiglie, 1.916 imprese e 115 beni culturali su cui pende una spada di Damocle. Per il rischio di alluvione sono 6.799 i residenti della provincia di Frosinone in zone a pericolosità elevata. I numeri ci dicono, quindi, tutto e ci dicono che non si può più aspettare. Appare necessario il rafforzamento di un sistema di monitoraggio e di previsione dei rischi sul territorio per la riduzione del rischio idrogeologico, utilizzando i fondi dedicati inseriti all’interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Relativamente ai disagi di questi giorni, auspico un intervento sollecito da parte degli enti sovraordinati per un ristoro dei danni subiti dal patrimonio pubblico e dalle attività produttive. La dichiarazione dello stato di calamità naturale mi sembra un passaggio doveroso anche per accelerare le attività di ripresa e programmare e realizzare la protezione del territorio. Esprimo la mia vicinanza ai sindaci, agli amministratori che ho contattato in queste ore, ai cittadini e agli imprenditori che hanno visto in poche ore andare persi anni di sacrifici. Non siete soli”.
COMUNICATO STAMPA

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