L’onorevole Nicola Ottaviani (Lega), segretario della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, è intervenuto alla trasmissione “Start” sul canale SkyTg24. In studio si è parlato di tanti temi e le prime parole sono state spese per la tragedia che ha colpito nei giorni scorsi la Romagna, specialmente per quanto attiene all’utilizzo delle risorse, anche del Pnrr.
“Il tema è di grande attualità e pertinenza – ha detto Ottaviani – e ci riporta alla ratio della scelta del legislatore europeo. Nell’ambito del Pnrr ci sono risorse dedicate al dissesto idrogeologico e, certamente, il Parlamento e il Governo, come ha confermato il ministro Ciriani, sono pronti, ove fosse possibile, ad allargare le maglie dell’utilizzabilità di quei fondi per la bonifica dei territori colpiti dalle alluvioni e per la ricostruzione. E’ evidente che adesso ci si sta ponendo il problema di valutare la necessità di rivedere l’utilizzabilità di quei fondi. Quando il Pnrr è stato concepito e sono intercettati i fondi, il quadro era diverso: non c’era il conflitto russo-ucraino, non c’era il caro-energia, non c’erano stati questi disastri naturali e quando noi come Lega, come maggioranza chiedevamo di rivedere il piano delle necessità, sempre nell’ambito di un perimetro di legalità europeo, per adattarlo alle mutate esigenze, siamo stati tacciati di eresia. Adesso, invece, sembra più che logico e ragionevole rivedere il quadro delle priorità di spesa, adattandolo alle nuove contingenze per rispondere ai bisogni della popolazione romagnola.
Discorso a parte merita il problema del dissesto idrogeologico del Paese, che sotto il punto di vista della bonifica della fragilità del territorio deve compiere ancora passi importanti. Riteniamo che vada fatta una riflessione seria e articolata senza alcun tipo di pregiudizio”.
Sempre sui fondi del Pnrr, l’onorevole Ottaviani ha aggiunto che “riconosciamo lo sforzo che all’epoca il governo Conte ha compiuto accelerando su progetti e richieste. Il problema, però, è stato che con la fretta non tutto è stato ponderato adeguatamente. In questi giorni si sta parlando delle valutazioni della Corte dei Conti. I magistrati contabili portano avanti una verifica della rendicontazione delle spese che gli enti locali e gli organismi dello Stato effettuano. Abbiamo il timore che su taluni progetti possano sorgere delle difficoltà in sede di valutazione ambientale, di autorizzazioni di vario genere per cui c’è il concerto rischio che, al momento della scadenza, certe risorse possano non essere spese, e questo è un pericolo di fronte al quale la maggioranza non vuole trovarsi. Per questo abbiamo chiesto una rivisitazione di diverse destinazioni di fondi. In questo contesto, il ponte sullo stretto di Messina non c’entra nulla, perché non è finanziato con risorse del Pnrr”.
Sulla questione dei poteri della Corte dei Conti Ottaviani ha specificato che “si tratta di una materia che va affrontata con pragmatismo e massimo senso di rispetto delle istituzioni. Va definito un perimetro certo in cui inserire i criteri adeguati per una corretta valutazione del danno erariale commesso dai pubblici amministratori. Un conto è il dolo, un altro è il profilo che attiene agli errori che si commettono in perfetta buona fede e per colpa lieve.Si tratta, in buona sostanza, di evitare una eccessiva elasticità di valutazione che da una parte non garantisce il magistrato che giudica e dall’altra frena l’operatività degli amministratori pubblici”.
Altro tema toccato quello della ratifica del Mes. L’onorevole Ottaviani ha detto che “la partita si gioca essenzialmente sull’equilibrio tra ciò che prevedono i trattati europei e la legittima sovranità dei singoli Stati che compongono l’Ue”. Chiusura sul conflitto russo-ucraino: “L’Italia fa parte della Nato e di una comunità internazionale che censura l’atteggiamento della Russia. C’è necessita di avere un approccio equilibrato sulla questione per addivenire a una pace immediata, attraverso il giusto contemperamento tra l’uso degli strumenti diplomatici ed il supporto della difesa militare dell’Ucraina, che rimane l’unico soggetto ad avere subito l’invasione del proprio territorio”.
COMUNICATO STAMPA – FOTO ARCHIVIO