“Quello di Alfredo Rapetti Mogol è una rivisitazione-omaggio in chiave contemporanea dei Placiti Cassinesi, i più antichi manoscritti in lingua volgare al mondo conservati nell’Abbazia di Montecassino.” Con queste parole l’assessore alla cultura del Comune di Cassino, Danilo Grossi, ha presentato la mostra Neo Placiti che verrà inaugurata domenica 4 ottobre a partire alla ore 17 all’interno del Museo Carettoni dove rimarrà esposta fino al 25 ottobre. “Un altro appuntamento di altissimo profilo – ha continuato Grossi – con un artista di caratura internazionale come Alfredo Rapetti Mogol capace di unire l’efficacia delle parole alla bellezza dell’arte. Un binomio vincente per un nipote e figlio d’arte, il padre Giulio paroliere del grande Lucio Battisti, che si traduce per la circostanza in una mostra capace di rivisitare i Placiti Cassinesi attraverso opere che raccontano la nostra storia e quella del nostro territorio. Non serve tracciare un profilo di Alfredo Rapetti Mogol che nelle vesti di pittore è stato protagonista in numerose mostre personali e collettive che lo hanno visto esporre a Berlino, Montecarlo, Roma Parigi, Mosca Firenze all’interno dei più importanti musei europei. Neo Placiti è evento che contribuisce ad aumentare l’offerta culturale di Cassino e che si inserisce in un percorso molto più ampio che vede la valorizzazione dei luoghi simbolo della città attraverso manifestazioni artistico-culturali di altissimo profilo. Un ringraziamento lo rivolgo direttore del Museo Carettoni,, l’architetto Silvano Tanzilli, e a Roberto Capitanio che come sempre riesce ad organizzare eventi capaci di elevare costantemente l’asticella della qualità.” Silvano Tanzilli, direttore del museo Carettoni che ospiterà la mostra ha aggiunto: “questo evento è un ulteriore esempio della proficua collaborazione tra la Soprintendenza Archeologia del Lazio e dell’Etruria Meridionale, il Comune di Cassino e l’associazione CassinoSiMostra per la realizzazione di un evento di livello internazionale con le opere di Alfredo Rapetti Mogol che daranno lustro al Museo Carettoni e alla città di Cassino. La ‘scrittura’ rappresentata nelle opere dell’artista si misurerà in un affascinante confronto con le iscrizioni tracciate negli innumerevoli reperti del museo che attraversano e raccontano la nostra storia dai Volsci all’Alto Medioevo. Un ringraziamento particolare a Roberto Capitanio per la capacità di organizzare mostre che necessitano di sacrificio e competenza.”