Quante volte al giorno passiamo da un video all’altro su Youtube o TikTok per cercare di sconfiggere un momento di noia? Secondo la scienza questa abitudine sarebbe controproducente e avrebbe l’effetto di farci annoiare ancora di più. È quanto emerge da una ricerca pubblicata sul Journal of Experimental Psichology: General che ha coinvolto oltre 1200 partecipanti in sette diversi esperimenti. «Ci annoiamo quando c’è una differenza tra il livello di coinvolgimento che sentiamo e quello che vorremmo sentire», spiega al The Guardian Katy Tam, coordinatrice dello studio.
I risultati più interessanti sono emersi da due esperimenti. Il primo, condotto su un campione di 166 studenti universitari, ha evidenziato che i partecipanti si annoiavano di più quando potevano scorrere avanti o indietro un video, piuttosto che quando era proibito farlo; dal secondo, condotto su 159 laureandi, è emerso invece che quando i partecipanti potevano scegliere tra diversi video lunghi 5 minuti riportavano maggiori livelli di noia rispetto a quando erano obbligati a vedere un singolo video di 10 minuti.
Sottoponendo però lo stesso esperimento a un gruppo di partecipanti di una fascia di età più ampia, i risultati sono cambiati: che vedessero un intero video di 10 minuti o potessero scegliere tra diverse clip da 5 minuti, i livelli di noia dei “più anziani” non cambiavano. «La nostra ipotesi è che persone di età diverse abbiano abitudini diverse per quanto riguarda la visione dei video», spiega Tam, sottolineando che in futuro sarebbe interessante esplorare ulteriormente questo aspetto.
Lo studio suggerisce comunque che l’abitudine – tipica dei momenti di noia – di fare scroll tra diversi video sui social sarebbe controproducente e, invece che farci svagare, ci annoierebbe ancor di più: «Proprio come succede quando andiamo al cinema, è quando ci immergiamo totalmente in un video che ne godiamo appieno», conclude.
FONTE FOCUS