Fuori il nuovo brano del rapper tratto dall’album “Black Province”.
Coraggio, passione, determinazione. È lo spirito che contraddistingue Giovanbattista Signore, in arte JB. Un giovane che
oggi gestisce due attività commerciali e contemporaneamente coltiva un’arte: la musica. Come se tutto ciò non fosse
abbastanza facile, a metterci il carico da novanta il fatto che vive in Italia, in un paese di provincia del centro Sud nel
Lazio e cerca di portare avanti la cultura della musica rap. Già, l’Italia… paese di contraddizioni, paese in cui si viene
mal giudicato perché sei un rapper o perché fai consumo di marijuana, una droga leggera che nel 2022 viene ancora
paragonata alla stregua delle droghe pesanti.
Tanti concetti, tanta rabbia quella che emerge dal nuovo singolo di JB intitolato “No Gifts”, prodotto da Reynar Blume.
Jb, oltre ad essere un cantante, dicevamo che è il titolare di un piccolo club al centro di Sora, il “Retrovicolo” e di una
pizzeria. Dopo gli eventi che lo hanno visto protagonista di uno spiacevole fatto di cronaca avvenuto lo scorso luglio,
ancora una volta ci tiene a dire la sua sui media e attraverso la sua nuova traccia “No Gifts”, estratta dall’album
prossimamente in uscita intitolato “Black Province”.
La sua è denuncia sociale e dalle sue tracce emerge il racconto di una provincia e di una realtà in cui disagio è sotto gli
occhi di tutti e per chi non lo vedesse c’è lui a raccontarlo. “Fare musica di denuncia sociale e raccontare una realtà
scomoda può comportare pregiudizi e pericoli” – afferma Jb. Il riferimento è quanto successo la scorsa estate in cui il
giovane, dopo esser stato arrestato e posto agli arresti domiciliari per il possesso di un esiguo quantitativo di hashish e
marijuana rinvenuto dalla PS del Commissariato di Sora durante un’operazione congiunta con la questura di Frosinone
e Polizia Cinofila di Nettuno (misura cautelare poi non convalidata dal Gip per carenza di un chiaro e grave quadro
indiziario di colpevolezza a suo carico) si è visto porre i sigilli al proprio locale definito dalla Questura di Frosinone come
“ritrovo di pregiudicati oltre che fonte di disturbo per i residenti della zona” e accusato anche di violenza e resistenza a
Pubblico Ufficiale.
Accuse che Jb non accetta e che rigetta insieme alle affermazioni emerse dalla nota stampa diffusa dalla Questura il 27
luglio 2022 in cui egli viene definito come “autore di controversi brani di musica rap in cui manifesta solidarietà alle
persone colpite da misure cautelari per i reati in materia di stupefacenti.”
“Non sono uno spacciatore né un delinquente – ribadisce JB – ma sono un consumatore – così come dichiarato alle
autorità e come attestato dal mio certificato medico e non mi vergogno di dichiararlo”.
Ma quanto è facile essere un rapper oggi, e in Italia? Non lo è affatto in un paese che certamente non si può definire
libero né per la libertà di parola e né per quella di espressione. Non lo è affatto perché è un Paese che giudica e mette
alla ghigliottina un giovane lavoratore, reo di essere un piccolo consumatore di marijuana mentre nel maggior parte
dei casi a stento riesce a garantire giustizia davanti ai casi più eclatanti di cui purtroppo siamo spettatori. Non lo è
affatto perché l’Italia è un Paese che non è in grado di garantire l’integrazione degli emarginati ed un welfare sociale
alle fasce più deboli né tanto meno il rispetto dei diritti degli omosessuali o LGBT… Non è facile perché vive in una
piccola città di provincia che ancora – a suo dire – pecca di politiche giovanili efficaci e le opportunità per i giovani sono
scarse e lontane. Insomma, essere un rapper vuol dire raccontare anche tutte queste cose. No gift, se non fosse chiaro
vuol dire: niente regali. Per chi non lo conoscesse, JB, nome d’arte di Giovanbattista Signore, è un rapper italiano nato
ad Arpino (Fr) il 9 settembre 1992 e attualmente residente a Sora in provincia di FR. Muove i primi passi nel circuito rap
sin dai primi anni della sua adolescenza, arrivando sul suo primo palco a 17 anni al fianco del Truceklan a Sora, in
occasione del festival Street Sign. Nel 2011 ha inciso il suo primo mixtape “A Testa Alta” e nel 2012 fonda la crew
“Segnali di Fumo”, con cui si esibirà per un lungo periodo nel territorio del basso Lazio. Nel 2015 ha pubblicato il suo
primo EP “Stato Io”. Successivamente è entrato a far parte della crew Rap Pirata, dopo aver maturato uno stretto
rapporto con il rapper Fabiano Ballarin alias Inoki; questo gli ha permesso di girare l’Italia facendo da spalla con la
crew Rap Pirata ad Inoki in diversi live: tra questi, l’apertura del concerto degli Onyx (storico gruppo americano)
nell’estate del 2018 in occasione del Resta in festa, festival a Palazzolo sull’Oglio (BO). Nel 2018 ha dato vita al nuovo
album “Attitudine” prodotto da Giallo con al suo fianco Inoki Ness, Chiky Realeza, Zinghero, Chapo, Darn Mc, DJ Fresella
e la crew SDF. Sempre attivo nell’organizzazione di eventi a sfondo sociale e underground urban nel 2018 Jb è stato
anche direttore artistico per un noto circolo culturale della città di Sora. A fine luglio 2019 la pubblicazione del singolo
“Ragazzi di provincia” in collaborazione con FunkyMan, produttore catanese celebre per i suoi lavori con L’Elfo. L’ultimo
video-clip dell’artista risale al 26 ottobre 2020 con la pubblicazione di Macelleria, un brano che ancora una volta
racconta il sub-strato della realtà che lo circonda.
Il nuovo singolo è già online e ascoltabile su Spotify mentre l’uscita del nuovo video che vede la regia di Giuseppe
Cirelli è prevista per il 22 di ottobre, giornata in cui verrà presentato anche presso il “Retrovicolo” di via Lucio Gallo
alle ore 22. .Link anteprima videoclip modalità ‘non in elenco’ : https://youtu.be/-YavMf2ECWk
COMUNICATO STAMPA
Sora / Arpino, “No Gifts” – Jb presenta il suo nuovo singolo e annuncia l’uscita del video
