Ogni tanto è importante dimenticarsi di tutte le cose che vanno male nel mondo e concentrarsi su una notizia piccola, forse insignificante, ma in grado di regalare almeno un sorriso. Non sappiamo quale sia il nome dell’orso nero protagonista di questa storia, ma sappiamo che se avesse un account Instagram lo aggiornerebbe con la frequenza e la frenesia di un influencer. L’animale abita nei pressi di Boulder, Colorado, in un’area naturalistica dove le autorità hanno installato alcune fototrappole per tenere sotto controllo la fauna locale, e di recente ha scoperto una di queste macchine fotografiche nascoste. Incuriosito, ha cominciato a farla scattare, più e più volte, al punto che, quando la fototrappola è stata recuperata per scaricare le foto, si è scoperto che, delle circa 580 immagini scattate, più di 400 erano proprio dell’orso.400 SELFIE. La gestione dell’area intorno alla città di Boulder è affidata al locale Open Space and Mountain Parks Department, che usa le fototrappole per monitorare la ricca fauna del posto: coyote, castori, puma… e orsi neri, ovviamente. Lo scopo delle fototrappole è quello di riprendere questi animali senza farsi notare, motivo per cui vengono nascoste e camuffate con notevole efficacia – nella maggior parte dei casi. Capita però che un animale ne noti una: è quello che è successo all’orso nero, che deve aver notato qualcosa di particolarmente divertente nella fototrappola, visto che l’ha fatta scattare centinaia di volte. Non è dato sapere che cosa l’abbia attirato in questo modo (magari l’aggeggio fa “clic” quando scatta e questa cosa l’ha divertito?), resta però il risultato: 400 selfie di un singolo orso, più di quanti se ne facciano molti umani in una vita intera.UN SORRISO. L’aspetto più divertente di questa notizia è che non ha alcun valore scientifico (se non per confermare la presenza dell’orso nero intorno a Boulder, che però è cosa nota), e gli addetti del parco hanno deciso di condividere il loro materiale per un semplice motivo: li ha fatti sorridere, e hanno pensato che avrebbe avuto lo stesso effetto anche sul resto del mondo. Non sappiamo voi, ma noi confermiamo: se volete vedere altre foto le trovate qui.
Fonte Focus – foto web