Il ricordo del passato, la consapevolezza e la conoscenza delle buone pratiche al ‘Martino Filetico’ e alla Scuola Primaria Capoluogo

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Ricordare il passato per non commettere gli stessi errori. Avere consapevolezza della drammaticità di eventi e accadimenti storici che possano indicare la strada da percorrere per costruire un futuro migliore, nel quale le giovani generazioni saranno cittadini e amministratori. Conoscere i giusti comportamenti e le regole da osservare per agire con responsabilità anche in casi di emergenza, rischio e pericolo. Il tutto attraverso un costante e proficuo interscambio tra scuola e istituzioni.Una mattinata quella di ieri all’insegna delle buone pratiche quella che ha visto protagonisti gli studenti di Ferentino che hanno ricevuto la visita del sindaco Antonio Pompeo, accolto dalla dirigente scolastica Concetta Senese.Primo appuntamento si è tenuto al ‘Martino Filetico’, dove, sul pavimento, è stata posizionata una delle cento pietre d’inciampo donate dal Miur agli istituti scolastici italiani in occasione della Giornata della Memoria. “È giusto e doveroso che i nostri ragazzi – ha detto Pompeo – diventino ambasciatori della libertà e dei diritti umani che devono vincere sempre sull’odio e sulla prevaricazione. Ricordare significa rispettare ma, soprattutto, imparare dagli errori del passato per diventare cittadini responsabili e coscienziosi”.Il sindaco ha poi fatto visita alla Scuola Primaria Capoluogo, accolto dalla dirigente scolastica Angela Marone, dove oggi si è svolto il secondo dei cinque appuntamenti con il progetto ‘Crescere in sicurezza’, ideato e realizzato dall’Associazione di Protezione Civile A.V.E.R. (Associazione Volontari Emergenza Radio) con l’obiettivo di diffondere la cultura della prevenzione e della solidarietà ma, soprattutto, di  insegnare ai ragazzi comportamenti consapevoli in caso di allerta o emergenza. In una parola: resilienza. Presente anche la comandante della Polizia locale di Ferentino, Rosalinda Di Nunzio.“Un progetto assolutamente valido – ha detto Pompeo – soprattutto perché trasmette ai ragazzi l’importanza di conoscere regole e comportamenti corretti da adottare in caso di pericolo. Anche attraverso questo tipo di formazione e didattica la scuola assolve il compito fondamentale di farsi veicolo nella promozione di una cultura improntata alla sicurezza e alla prevenzione”.

COMUNICATO STAMPA

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