Lavorare insieme significa vincere insieme. Ma questo non interessa a chi in Consiglio siede tra i banchi della maggioranza. Per l’ennesima volta non si è voluto discutere delle nostre proposte ma ci si è limitati a ribadire un concetto sterile ed ormai inflazionato: quello del famigerato Art. Quinto, che tradotto sta a dire“chi possiede una cosa in mano ha vinto”. Questa volta però significa che “chi ha in mano i (vostri) soldi ha vinto”.
Uno dei temi affrontati nella seduta del Consiglio “andata in scena” lo scorso giovedì era la mozione di istituzione di una Commissione Speciale Recovery Fund, firmata, insieme a me, da Altobelli, Conte e Tersigni, con il voto favorevole anche del consigliere Meglio. Caschera, in linea da sempre con la maggioranza, ha avuto per lo meno il buon senso di astenersi.
Si chiedeva un tavolo di confronto permanente, utile a condividere strategie, azioni e progettualità, prima ancora che a vigilare sulla gestione degli investimenti derivanti dal PNRR, aperto alla partecipazione di esperti esterni e delle parti sociali della città, quale massima espressione di democrazia partecipata.
Proposta bocciata in pieno dalla maggioranza, senza defezione alcuna. Le motivazioni? Oltre al lungo elenco di progetti della Consigliera delegata (per lo più ancora in fase embrionale, derivati dalla passata amministrazione o non propriamente inerenti le missioni del PNRR), solo fragili giustificazioni politiche, premeditate da chi aveva già deciso il destino di questa proposta senza approfondire le necessità della comunione d’intenti dalle quali nasceva la mozione.
Chiaro l’imbarazzo di condividere una strategia che non esiste, se non quella di utilizzare il PNRR come strumento di campagna elettorale da cui “tenere lontano tutti gli altri” e il timore del ruolo di controllo che la commissione avrebbe potuto operare sulle scelte dei progetti dei tecnici esterni, delle imprese.
Ad avvallare questi dubbi c’è l’Avviso pubblicato dal Settore Lavori Pubblici il 28 febbraio (Manifestazione d’interesse per l’acquisizione di proposte progettuali da realizzare sul territorio comunale di Sora nell’ambito del PNRR).
L’Avviso recepisce il DPCM “Ripartizione del Fondo per la progettazione territoriale” (G.U. n. 41 del 18-02-2022), con il quale a Sora vengono affidati 95.000 per l’assunzione di progetti da utilizzare per partecipare ai bandi del PNRR. Strano, però, che nell’Avviso non vi sia alcun riferimento né al DPCM né tanto meno ai 95.000. Che fine hanno fatto, o faranno, allora questi soldi? A quali tecnici, a quali progetti, scelti da chi e con quali criteri saranno affidati? Anche per questo occorreva una Commissione! Ora a noi spetta vigilare perché non tutto quello che è legale è anche eticamente corretto.
Abbiamo perso l’occasione di collaborare su un tema cruciale. Resta l’amarezza che accompagna ogni iniziativa indicata dalla minoranza a discapito di una collettività, che non può continuare ad accettare inerme lo svilimento delle proposte avanzate dai propri rappresentanti.
COMUNICATO STAMPA