Pescara – Tari, ammonta al 5 per cento il totale delle lettere non arrivate a destinazione

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Ammontano a poco meno del 5 per cento delle missive TARI che non è stato possibile recapitare dalla ditta incaricata dal Comune per le spedizioni, sul totale di oltre 60.000 invii dei modelli F24, di cui 5.000 sono stati inviati via Pec, per la prima volta nella storia dell’Ente. Questo dice il report delle operazioni, da me richiesto per capire come migliorare il servizio e renderlo innovativo.

Si tratta di una scelta, quella di inviare i bollettini a casa, fatta per agevolare i cittadini, visto che il contribuente, secondo quanto stabilisce la normativa relativa all’autoliquidazione, è tenuto a calcolare il dovuto anche tramite gli strumenti messi a disposizione sulla sezione dedicata del sito del Comune , o a richiederli agli uffici. E tale procedura ha sortito i suoi effetti, infatti non abbiamo avuto file o disagi delle tornate del passato presso gli sportelli dell’Ufficio Tributi del Comune.

Il 5% è una percentuale fisiologica, in alcune delle destinazioni i portalettere hanno tentato nuovi recapiti degli F24 perché arrivassero a tutti. Del totale delle 2.859 lettere inevase (precisamente il 4,765% di quelle inviate): 5 sono state rese al mittente, 457 avevano cassette inaccessibili, 91 civico inesistente, 12 indirizzo errato, 61 indirizzo insufficiente, 142 stabile inaccessibile, 3 respinto, 1.853 destinatario sconosciuto, 142 destinatario trasferito, 4 via inesistente, 59 cessato luogo attività, 47 destinatario deceduto.

In ultimo, delle 5.000 mail inviate via Pec ai contribuenti, non ne sono state consegnate 900, in quanto l’indirizzo del destinatario non risultava più attivo, nonostante il contribuente sia tenuto a comunicare variazioni ai registri dovuti e tenere attiva la Pec.

Possiamo fare di più, lo faremo, così come cercheremo di venire incontro in tutti i modi consentiti dalle norme ai contribuenti per recuperare queste fonti di introito che ci consentono di tenere a posto i conti del Comune e trasformare le risorse in servizi”.                                                                             L’assessore alle Finanze Giuliano Diodati

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