Il TAR decide a favore dell’Ente Parco dei Monti Simbruini

ostello del Pellegrino

Pronunciandosi definitivamente sul ricorso presentato dalla cooperativa “Genziana dei Simbruini” (gestore dal 2019 dell’ostello del Pellegrino a Vallepietra), il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio mette fine ad una questione iniziata lo scorso 2021 che ha visto protagonisti  la suddetta cooperativa e l’Ente Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini (detentore dell’ostello). La vicenda ebbe inizio lo scorso 7 settembre 2021, quando  l’Ente Parco,  riceveva un esposto da un ex socio della Cooperativa con il quale venivano segnalate diverse e gravi irregolarità commesse dalle Cooperativa stessa. In particolare, veniva evidenziato che quest’ultima aveva prelevato dall’Ostello un abbattitore di proprietà del Parco per portarlo in un’altra struttura, l’Ostello Lescuso, sito in Jenne, gestito dalla Cooperativa “Il Rifugio”, di cui è socio lo stesso presidente della Genziana. Seguirono dei sopralluoghi da parte delle autorità preposte del Parco, che portarono alla  contestazione verso la Cooperativa del prelevamento dell’abbattitore, la mancata messa a disposizione dell’elenco del personale impiegato e del libro soci, nonché gravi inadempienze, riscontrate durante i sopralluoghi, propedeutiche nel bando di gestione,  quali appunto : l’assenza della postazione con pc e connessione internet al secondo piano; uno spazio dedicato ad attività ludiche per bambini; uno spazio espositivo per la consultazione e la distribuzione di libri, riviste e materiale promozionale, informativo e divulgativo fornito dall’Ente Parco; zanzariere su tutte le finestre dell’ostello; ritinteggiatura delle stanze da letto; pensilina sul portone principale; stufa a pellet nella sala relax; vetrina espositiva per gadgets e pubblicazioni del parco.  Tutto ciò  portò l’Ente Parco a chiedere la rescissione del contratto, ed il rientro della struttura tra i suoi beni,  seguì inevitabilmente il ricorso da parte della Genziana dei Simbruini Soc. Coop.  Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha rigettato il ricorso ed ha condannato  la Genziana dei Simbruini Soc. Coop al pagamento delle spese di giudizio che liquida, in favore dell’Ente Parco Naturale Regionale Monti Simbruini, nella misura di €.1.500,00 (millecinquecento/00) oltre oneri e accessori di legge. “Si conclude nel rispetto della legge una vicenda molto triste  -commenta il Presidente del Parco Domenico Moselli- l’Ostello del Pellegrino rappresenta un’immagine del Parco, e nella nostra funzione di vigilanza per il rispetto di quanto accordato in sede di gestione, purtroppo sono state riscontrate gravissime mancanze ed un comportamento irrispettoso. La linea di gestione dell’Ente Parco  è trasparente è mira alla crescita e produttività dello stesso  e dei suoi  beni messi a disposizione del pubblico.  Il rispetto è uno dei principi basilari di questa gestione , che si nutre nei confronti delle persone e deve essere tenuto anche nei confronti  dei beni ,  perché essi costituiscono la parvenza del Parco e sono gli strumenti del  suo successo,  pertanto, devono essere tenuti sempre in efficienza e secondo le rispettive disposizioni”.La decisione del TAR rappresenta  il naturale esito della vicenda –sottolinea il Direttore, Carlo Di Cosmo–  Il Parco si rappropria di un’importante struttura quale l’Ostello del Pellegrino a Vallepietra, che rappresenta un riferimento per tanti amanti della natura e pellegrini del Santuario della SS.Trinità. Una struttura che merita una retta e fertile gestione, e ad breve ci sarà un nuovo bando per la sua gestione”.

COMUNICATO STAMPA

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