Terremoto, nuova forte scossa di magnitudo 4.8 in Centro Italia

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Una forte scossa di terremoto è stata avvertita poco prima delle 9 nelle Marche e in Umbria. Il sisma si è sentito distintamente anche ad Ancona. Sono in corso verifiche della Protezione civile su eventuali nuovi danni. Secondo le rilevazioni dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il terremoto, di magnitudo 4.8, ha avuto origine a circa 10 chilometri di profondità ed epicentro nella provincia di Macerata.Sindaco Ussita: “Nuovi crolli” – A Ussita, uno dei paesi più colpiti dal terremoto del 30 ottobre ci sarebbero stati nuovi crolli. “La scossa di stamani è stata fortissima, il maresciallo dei carabinieri mi dice che ci sono stati altri crolli in paese, e si vede del fumo”, ha detto il sindaco Marco Rinaldi. “E’ un calvario, non finisce mai”, ha aggiunto. “Ieri sera sono sceso a Porto Recanati per incontrare i miei sfollati negli alberghi: la scossa me l’ha raccontata in diretta al telefono un allevatore. Ora cerco di andare su, ma le strade sono un disastro”.Sindaco Castelsantangelo sul Nera: “Qui sta crollando tutto” – Situazione analoga Castelsantangelo sul Nera. “Qui sta crollando tutto, e quello che non crolla è pericolante – ha detto infatti il sindaco Mauro Falcucci -. Il paese sembra raso al suolo. Per fortuna l’ultima famiglia, che aveva la casa agibile, e l’ultimo albergatore si sono convinti ieri ad andare via: restano cinque allevatori, che non possono allontanarsi dal bestiame. Servono con urgenza tensostrutture per le stalle, e un container per il Municipio: ora siamo in tenda a 2 gradi sotto zero”.Verso il trasferimento degli sfollati sulla costa adriatica – Mancano ancora dati ufficiali sul numero di sfollati: al momento risulta che nella Marche sarebbero rimasti senza casa circa 25mila persone, quasi tutti concentrati (circa 21mila) nella provincia di Macerata. In Umbria invece gli sfollati sarebbero più di cinquemila, in Abruzzo 3mila.Previsto in giornata il trasferimento di gruppi di sfollati in alberghi della costa adriatica, mentre è in fase avanzata l’allestimento di alcune tensostrutture nell’area di Norcia, dove troveranno temporaneo riparo alcune persone che lunedì hanno protestato rifiutando il trasferimento nei centri marini.Il piano di intervento del governo – Intanto il Consiglio dei ministri ha stanziato nuovi fondi per l’emergenza ed ha inoltre deciso le modalità di intervento nelle aree colpite dal sisma: si tenterà di ricalcare il percorso già adottato in Irpinia dopo il terremoto del 1980: entro Natale saranno pronti alcuni campi container, a primavera saranno montati i moduli abitativi prefabbricati e comincerà la ricostruzione del patrimonio edilizio ed artistico.

 

Foto e fonte Tgcom24 mediaset

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