Rolling Stones a Lucca: vuoi un biglietto? Servono mille euro

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Passata la febbre per l’acquisto dei 55.000 biglietti, polverizzati in pochissimo tempo, per lo storico concerto-evento dei Rolling Stones a Lucca, ora sui social e sulle piattaforme online si gioca una nuova partita. A poche ore di distanza dall’unica data in Italia della band delle “pietre rotolanti”, su Internet è via libera al bagarinaggio del rock. Non solo quello di chi si è dovuto tirare indietro per un contrattempo dell’ultimo minuto e adesso sta solo cercando di non rimetterci la cifra sborsata, ma anche quello di chi, probabilmente sull’onda dell’entusiasmo, pensa di sfruttare il concerto come un business personale.Millecinquecento euro cadauno con disponibilità di tre biglietti nel settore tribuna spalti superiori, è l’incredibile richiesta di un utente su Kijiji per un posto che, a cose normali, sarebbe costato 200 euro più la prevendita. Una differenza da capogiro: 1.300 euro e, anche se idealmente, per un appassionato, assistere al concerto degli Stones può essere un’emozione senza prezzo, questa somma supera di sette volte e mezzo quella iniziale. «Vendo fino a dieci biglietti per i Rolling Stones nella zona migliore, Prato Gold – scrive un utente sul sito Lucca Bakeca – Consegna a mano in zona Viareggio, disponibile anche alla spedizione per 450 euro l’uno». Trecento euro in più rispetto al prezzo imposto da TicketOne. E quella quantità – dieci biglietti – fa pensare più all’intenzione di un guadagno che ad un gruppo di amici che ci ha ripensato in corso d’opera. «Vendo sei biglietti per il concerto a Lucca del 23 settembre, settore prato B in piedi, in blocco o a coppia» è poi l’annuncio di un utente di Vicenza su Kijiji che richiede la consegna a mano nella sua città per il prezzo di duecento euro cadauno.Un vero e proprio mercato secondario, parallelo a quello ufficiale, che corre su Internet, con tanto di sconti man mano che ci si avvicina alla data del concerto per non rischiare che, vista l’offerta vastissima che viaggia online, molti bagarini si ritrovino con una sfilza di biglietti in mano e nessuno disposto ad acquistarli. Qualcuno, del resto, spara cifre esagerate. Millesettecento euro per due biglietti riservati nello spazio di soli settecento posti che, nel circuito ufficiale, sarebbero costati trecento euro più la prevendita. E ancora, un utente privato di Firenze, offre su Kijiji due biglietti per il prato B alla modica cifra di 1.000 euro: uno “zero” in più, rispetto alla somma di partenza che prevedeva 100 euro esclusa la prevendita. E pensare che i prezzi della fascia più economica della tappa lucchese del tour dei Rolling Stones corrispondono a quelli in assoluto più bassi rispetto a quanto richiesto per gli stessi posti nelle altre città.Qualcuno propone anche dei pacchetti speciali: due biglietti per il concerto e tre notti in agriturismo con piscina, dal 23 al 25 settembre per un totale di mille euro. Le modalità di ritiro dei biglietti variano da utente a utente: c’è chi preferisce lo scambio a mano pochi minuti prima dell’evento, chi è disposto al pagamento con Paypal e alla spedizione dei ticket per posta, chi ricerca acquirenti solo nelle zone vicine a dove risiede, così da poter ricevere direttamente il denaro senza rischi.Nel caos tagliandi e nella caccia all’annuncio conveniente, c’è ovviamente anche chi mette in vendita il biglietto per impegni non previsti al prezzo d’acquisto, senza alcuna intenzione di lucrarci, come tengono a specificare sui siti come Subito.it. «Vendo un biglietto Prato Gold perché un amico non può venire – scrive un utente – sto solo cercando di rifarci i soldi che ho speso. Preferisco ritiro a mano in zona Lucca».Il mercato corre veloce anche su Facebook che negli ultimi giorni è zeppo di simili annunci, pubblicati anche da tantissimi lucchesi, sui profili e nei gruppi dedicati ai concerti. E mentre è boom di biglietti in vendita, sui social, fra critiche aspre e battute pungenti, c’è chi prende di mira i bagarini per i Rolling Stones: «Un conto è rimettere sul mercato un biglietto che sarebbe rimasto inutilizzato, un altro è farne una forma di arricchimento, a discapito dei fan che sono rimasti privi di ticket».

 

Foto e fonte Il Tirreno

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