L’uragano Patricia dopo aver toccato terra si e’ ulteriormente indebolito fino ad essere declassato a categoria 2 da 5, la massima della scala Saffir-Simpson. Gia’ subito dopo aver raggiunta il suolo messicano a 95 km ad owest del porto di Manzanillo nello Stato di Jalisco i suoi venti erano calati da 305 a 265 km/h. Ora l’intensita’ dei venti ga raggiunto una velocita’ massima di 215 km/h. Lo riferisce lo statunitense National Hurrican Center (Nhc) secondo il quale Patricia e’ ormai destinato s perdere forza rapidamente fino al livello di tempesta tropica nel corso della giornata di oggi. Si tratta di un fenomeno normale. Gli uragani acquistano forza in mare ma la perdono dopo aver toccato terra. Rappresenta comunque ancora un rischio. Le autorita’ messicane hanno confermato l’evacuazionea di 15.000 turisti nel resort di Puerto Vallarta lungo la costa.Quando era ancora a largo dalle coste messicano era stato definito l’uragano piu’ forte mai registrato nell’emisfero occidentale e dagli esiti “potenzialmente catastrofici”Prima di toccare terra Patricia aveva la stessa potenza distruttrice del tifone Haiyan che nel 2013 flagello’ le Filippine causando 6.300 morti e un migliaio di dispersi. Si prevede che possa sollevare onde alte fino a 15 metri dal Pacifico.Patricia e’ solo il secondo uragano di categoria 5, la massima della scala Saffir-Simpson a investire la costa del Pacifico (eventi di questo tipo sono piu’ frequenti in Atlantico e nel Golfo del Messico, da quando si documentano questo tipo di fenomeni, nel 1949. A fine ottobre 1959 un uragano investi’ la zona di Manzanillo causando 1.800 morti, 800 dei quali soltanto per una serie di frane.Le autorita’ messicane hanno messo in allerta gli Stati di Jalisco, Colima, Michoacan e Guerrero dove sono attesi 50 centimetri di pioggia e le popolazioni hanno puntellato finestre, porte e serrande dei negozi. Si stima che 400.000 persone che vivono in condizioni disagiate nelle regioni che tocchera’ l’uragano saranno le piu’ esposte a pericoli.Il ministro dei Trasporti messicano, Gerardo Ruiz, ha parlato di evento “colossale” e ha invitato la popolazione a mettersi al riparo. “E’ un pericolo per le coste e un pericolo per la popolazione”, ha osservato. C’e’ anche il timore che la cenere rilasciata dal vulcano Colima possa mischiarsi alle piogge torrenziali e creare colate di fango dure come cemento che rischiano di sommergere i villaggi vicini. I porti di Puerto Vallarta e Manzanillo sono stati chiusi.
Fonte AGI