“Se riesco a far aggiungere qualche lampadina per le strade accresco la fiducia nel Comune assai più di quanto riesca a fare con un convegno sulla pace”.
Sembrerebbe la battuta di un film di Antonio Albanese, eppure a pronunciarla fu Giorgio La Pira, il “sindaco santo” di Firenze che, certo, nessuno taccerebbe di opportunismo sapendo in realtà quanto egli avesse a cuore la vita concreta delle persone.
Ma non è solo La Pira l’unico protagonista del nuovo libro di Sergio Zoppi, intitolato Pietre di confine, in questi giorni in libreria per Rubbettino. Insieme al sindaco fiorentino figurano grandi personaggi della storia repubblicana come Giovanni Spadolini che nel ricordo di Zoppi si spende per anni a suo favore rivelandogli pure i rapporti confidenziali con i Crespi padroni del Corriere della Sera, Giulio Andreotti che invia i fiori a una coppia di giovani sposi sconosciuti, Amintore Fanfani che indossa la divisa di un irruente generale, un gruppo di agguerriti meridionalisti – Giulio Pastore, Pasquale Saraceno, Gabriele De Rosa, Manlio Rossi-Doria, Massimo Annesi, Antonio Maccanico, Giovanni Marongiu – ciascuno con la propria, spesso inedita, personalità, e ancora le singolari figure di Corrado Dami, Nicola Pistelli, Anna De Lauro Matera, Massimo S. Giannini.
Sono questi i quindici protagonisti di questo appassionante libro di Sergio Zoppi che è insieme memoria e interpretazione, a partire dai primi anni Quaranta del secolo scorso, e rappresentazione di un’Italia in cui l’apprendimento, la cultura, la professionalità, il dovere civico, i risultati ottenuti hanno sopravanzato gli affanni e le grettezze incancellabili dal vivere quotidiano.
Una ricostruzione, che giunge sino a oggi, di una vita di lavoro – con decine di brevi e pungenti ritratti di personalità di primo piano, con i misteri del monte Pellegrino che sovrasta Palermo e altre “rivelazioni”-: un aiuto a comprendere e forse a governare il “nostro tempo”.
Una storia dell’Italia del secondo dopoguerra ripercorsa con gli occhi di un allora giovane intellettuale, una storia personale, fatta di aneddoti, curiosità, dettagli inediti, appassionante e intrigante, talvolta persino struggente.
Un itinerario italiano che ripercorre i migliori anni della vita del nostro Paese.
Le pietre angolari dell’Italia repubblicana nel racconto di Sergio Zoppi
