Internet a rischio in tutto il mondo

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La guerra fredda 2.0 tra Stati Uniti e Russia contagia anche gli abissi degli oceani. Non si parla di sommergibili nucleari o di qualche altra diavoleria militare: ma di cavi. Quelli a fibra ottica che sono stesi per milioni di chilometri sui fondali dei mari di tutto il mondo e permettono oggi il collegamento globale delle principali attività umane. Tutto ciò che non è collegato via satellite, viaggia lì sotto. Soprattutto Internet.Un articolo pubblicato ieri dal New York Times e ripreso dal quotidiano Il Messaggero denuncia il ruolo che i russi stanno svolgendo nella mappatura dei cavi dalla collocazione più segreta, quelli che gli americani usano per comunicazioni riservate, e che sarebbero attivati in caso di guerra per comunicare a distanza tra il Pentagono e le unità militari.I cavi militari non appaiono sulle carte nautiche né su quelle specifiche per gli addetti ai servizi. Ma le navi di ultima generazione costruite nei cantieri del Mar Baltico sono in grado di identificarne l’ esistenza, e i sottomarini a bordo delle navi sanno come raggiungerli, carpire i dati salienti, e se necessario troncarli per infliggere il massimo danno alle comunicazioni. Il sospetto cade in modo particolare sul vascello Yantar (Ambra), uscito quest’ anno dai cantieri baltici.Lo Yantar è ufficialmente una nave da ricerca scientifica sotto la cui pelle secondo molti analisti, si nasconde il sistema di spionaggio più sofisticato prodotto finora in Russia, e forse nel mondo intero. Quel che preoccupa, come ha detto di recente al Congresso l’ ammiraglio Marc Ferguson,comandante della forza navale Usa in Europa, è la rapidità con la quale i russi stanno progredendo in questo campo, con un incremento di spesa nel solo Mar Nero che nell’ ultimo anno è stato del 50%.

Fonte LQ

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