Diabete giovanile,vicini al vaccino

11-09-07 - Detail Photos of Lab instruments and things used in the Davis Lab in the new MRB IV. (Vanderbilt Medical Center/Neil Brake)
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Science & Research11-09-07 - Detail Photos of Lab instruments and things used in the Davis Lab in the new MRB IV. Detail photo of test tubes for insulin.  (Vanderbilt Medical Center/Neil Brake)
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Più vicini a un vaccino orale per prevenire il diabete giovanile, una malattia autoimmunitaria che colpisce bambini e ragazzi: è partita, infatti, la seconda fase sperimentale dello studio clinico Pre-POINT coordinato da Joerg Hasford dell’Università Ludwig Maximilians a Monaco. Obiettivo, valutare l’efficacia preventiva a lungo termine di un vaccino a base di insulina, testandolo su bimbi di 6-24 mesi a rischio di diabete giovanile perché hanno in famiglia uno o più casi di malattia.

Il diabete giovanile – o di tipo uno o insulino-dipendente – è una malattia autoimmune: il sistema immunitario va in tilt e causa la distruzione di una parte del pancreas – quella deputata alla produzione dell’ormone. Il paziente è costretto ad assumere insulina per regolare la glicemia. Di solito ha il suo esordio in giovane età, e vi è una certa familiarità per la malattia.

Il vaccino si basa sulla somministrazione orale di dosi crescenti di insulina in modo che l’organismo impari a tollerare questa molecola e non ci sia una reazione autoimmunitaria. Si sceglie la somministrazione orale perché così l’insulina passa nel tratto digerente e viene ‘sminuzzata’ in frammenti che il sistema immunitario impara a riconoscere come innocui.

La prima fase sperimentale del vaccino, si legge in una nota dell’ateneo, è stata conclusa con successo dimostrandone sicurezza e tollerabilità. In questa seconda fase sperimentale si andrà a testare l’efficacia del vaccino orale. I bimbi prenderanno dosi crescenti (da 7,5 mg a 67,5 mg) per abituarsi pian piano all’insulina, (l’idea è la stessa dei vaccini contro le intolleranze alimentari).

I bambini saranno seguiti a lungo termine per vedere se si ammaleranno di diabete o meno.

 

Foto e fonte Ansa

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