Coronavirus, 52 le persone contagiate in Italia. Un caso accertato in Piemonte

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Un 78enne a Padova e una donna residente in Lombardia: sono loro le prime due vittime italiane del coronavirus. I contagiati al momento sono 52: 39 in Lombardia, 12 in Veneto più 3 nel Lazio (questi ultimi però arrivati dalla Cina dove hanno contratto il virus), uno in Piemonte. È questo il bilancio dell’epidemia da coronavirus in Italia.

Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, collegato in riunione con la Protezione Civile insieme con tutti gli altri presidenti governatori e con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha annunciato che i contagi sono saliti a 39, compresa la vittima; 27 contagiati sono risultati positivi ai due test che gli esperti hanno sottoposto ieri ai 149 entrati in contatto direttamente con il 38enne di Codogno, che è in Terapia Intensiva all’ospedale della sua città. ma in condizioni stabili. Uno dei contagiati di Codogno nella notte è stato portato all’ospedale Sant’Anna di Como, su disposizione di Areu Lombardia. L’uomo è attualmente nel reparto di malattie infettive del nosocomio, ma dall’ospedale hanno spiegato che non ha febbre.

Un caso positivo in Piemonte

Un caso di Coronavirus è stato registrato in Piemonte. I test, che hanno dato esito positivo, sono stati svolti a

Torino dagli specialisti dell’ospedale Amedeo di Savoia. È il primo caso di positività al Coronavirus nella regione: secondo le prime informazioni che siamo riusciti ad ottenere, questa persona non sarebbe in pericolo di vita. Avrebbe avuto contatti con il gruppo di infetti di Codogno nel Lodigiano. La Regione conferma che sono 15 i casi sotto osservazione in Piemonte.

La situazione in Veneto
In Veneto, i contagi accertati sono al momento dodici, compresa la prima vittima italiana, il 78enne Adriano Trevisan, deceduto ieri sera.

Liguria, 44 persone in isolamento a Levanto
Intanto, 44 persone originarie di Levanto sono state messe in isolamento volontario perché sono statea Codogno lo scorso 16 febbraio: si tratta di 36 sbandieratori e 8 loro accompagnatori, per i quali è stata adottata questa misura precauzionale pur in assenza di sintomi. L’assessore regionale alla Salute, Sonia Viale, ha spiegato che si tratta di «una misura esclusivamente precauzionale: le persone che sono state a Codogno non hanno alcun sintomo, con il sindaco si è deciso per l’isolamento fiduciario».

Dello stesso parere pure il governatore Toti: «La situazione è sotto controllo, in Liguria non ci sono casi. Gli  sbandieratori sono in quarantena volontaria per precauzione. Continuiamo a monitorare la situazione e restiamo in contatti con sindaci e prefetture».

Un 30enne ricoverato a Sanremo per accertamenti
Un trentenne residente a Diano Marina, rientrato dalla Cina 18 giorni fa, è stato trasferito questa mattina al reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale di Sanremo, per accertamenti dovuti alla presenza di uno stato febbrile e problemi respiratori. L’uomo questa mattina ha allertato il 112. È stato immediatamente attivato il protocollo d’intervento in forma preventiva, sebbene fossero trascorsi oltre 14 giorni, per verificare se possa trattarsi di un caso di coronavirus. Nelle prossime ore verranno effettuati gli esami del caso. Il nucleo familiare dell’uomo, composto da moglie e due bambini, non presenta sintomi e si trova al momento al domicilio. Lo rende noto Alisa, l’Agenzia ligure per la sanità.

La situazione nel Cremonese
L’ultimo paziente contagiato, ricoverato da qualche giorno all’ospedale civile di Cremona, potrebbe essere un abitante di Sesto ed Uniti, Comune di circa 2300 abitanti. Questa mattina, infatti, sul profilo Facebook comunale il Sindaco ha scritto: «Il Sindaco avverte di aver ricevuto notizia telefonica alle ore 00:40 del 22 febbraio 2020 dal Direttore generale dell’ATS Valpadana di Cremona che è stato rilevato un caso di Coronavirus sul territorio del Comune di Sesto ed Uniti. In attesa di ulteriori provvedimenti che saranno presi da Regione Lombardia – Assessore alla sanità ed in via provvisoria e precauzionale invita la cittadinanza intera a limitare di intrattenersi in luoghi di ritrovo ed assembramento pubblico (es. bar, impianti sportivi, luoghi religiosi,…). Chi ha sintomi influenzali o problemi respiratori NON SI RECHI assolutamente al Pronto Soccorso, ma SI RIVOLGA al 112».L’amministrazione comunale di Cremona, in accordo con la Prefettura,ha disposto, già da oggi, la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado. “Siamo in stretto contatto con le autorità sanitarie e ci adoperiamo al massimo per tutelare la salute dei cittadini”, fanno sapere dal Comune lombardo. All’ospedale civile di Cremona, nella notte c’è stata una riunione sull’emergenza andata avanti fino all’1.30, ma al momento i vertici mantengono il massimo riserbo.

 

foto e fonte ilsecoloxix.it

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