Il TAR del Lazio, con sentenza di oggi, ha rigettato il ricorso di Gianluca Quadrini contro la sostituzione dello stesso, da parte del Presidente della Regione Lazio, con Rossella Chiusaroli. Motivo della decisione sembra si tratti di un atto di Alta amministrazione e come tale contraddistinto da una valutazione, anche fiduciaria, che è stata ritenuta immune da vizi. In una nota, Gianluca Quadrini, dichiara – “ Il ricorso lamentava che, dei vari commissari, solo io non ero stato confermato e che una nota dell’assessore agli enti locali, richiamata nell’atto impugnato, riferiva che la differenza di trattamento a me riservata, rispetto agli altri, dipendeva da ragioni note solo all’assessore e al Presidente.”
Il ricorrente aveva eccepito che, invece, il Presidente avrebbe dovuto spiegare quali erano tali ragioni e l’assenza di tale spiegazione rende l’atto arbitrario, trasformandolo , da amministrativo qual’ è in una valutazione puramente politica. Nonostante ciò, il TAR ha ritenuto che l’atto è legittimo, privilegiando l’aspetto fiduciario.
Gianluca Quadrini, appena sentito, ha riferito inoltre, che la sentenza stessa ha posto in evidenza la peculiarità e novità della questione e continua dichiarando – “Francamente ritengo che il Presidente Zingaretti avrebbe dovuto esporre tali segrete ragioni che il suo atto non spiega, con una disparità di trattamento rispetto agli altri colleghi confermati che è un grave precedente. Quanto alla celerità, è di dicembre la legge regionale che ha disposto un ulteriore proroga dei commissari, e ciò la dice lunga sulla coerenza e utilità dell’atto impugnato che , a suo dire, sostituendomi, avrebbe accelerato il processo di trasformazione delle Comunità. Senza dubbio si apprezza la celerità con cui il TAR ha deciso in breve tempo, un pregio ancor più necessario di questi tempi, a fronte di cui resta ancora più stridente il ritardo sul riordino della Comunità Montane, che la mia sostituzione non ha affatto accelerato. Ovviamente valuterò con il mio avvocato, Massimo Di Sotto, se proporre appello” – così in conclusione Gianluca Quadrini.
COMUNICATO STAMPA – FOTO ARCHIVIO