È incredibile che una città come Ceccano, con un tasso di nascite costante e una media annua di quasi 600 bambini per la fascia d’età 0-3 anni, nel 2024 non abbia nemmeno un nido comunale! Eppure, per la città fabraterna l’aspirazione dovrebbe essere quella di avere almeno il 33% dei bambini tra 0 e 3 anni con possibilità di accesso a un nido (comunale) – secondo gli obiettivi minimi stabiliti dal Consiglio europeo per i servizi per l’infanzia. Considerando che non sono sufficienti neanche i nidi privati presenti sul territorio comunale a rispondere alla richiesta delle famiglie (che spesso usufruiscono di strutture presenti in comuni limitrofi), Ceccano2030 fin dalla sua nascita ha pensato che fosse necessario un intervento urgente per sostenere le esigenze di chi si occupa si accudire i bambini, e per questo abbiamo organizzato pochi giorni fa un’iniziativa per approfondire la questione.
Apprendiamo che sono stati assegnati dei fondi PNRR per realizzare il primo asilo nido comunale di Ceccano con uno stanziamento specifico per quei comuni senza nidi, che si aggiungono a quelli di un contributo ministeriale per realizzare un micronido: con questi interventi si creeranno a malapena 60 posti in strutture comunali, per questo è incomprensibile che l’amministrazione comunale non abbia risposto negli anni ai bandi dedicati, perché Ceccano avrebbe necessità di almeno cinque poli dell’infanzia!
Ceccano2030 crede fermamente nell’istruzione pubblica, quindi riteniamo che ogni nido debba essere gestito direttamente dal Comune – fuori dalla logica di esternalizzazione di cui è preda questa amministrazione comunale. Poi, pensiamo sia necessario offrire tale servizio in forma gratuita per tutte e tutti – in maniera graduale, come in molte città italiane – perché il nido, come l’asilo, le elementari e le medie, è parte di un progetto educativo più ampio che si traduce in minori tassi di abbandono scolastico e riduzione di fenomeni di bullismo. In tal senso, siamo convinti che il servizio mensa e quello scuolabus debbano essere garantiti per l’intero anno scolastico (e non solo alcuni mesi all’anno com’è adesso), messi a disposizione degli studenti in maniera capillare, aumentando le fasce di gratuità e non restringendole come succede adesso, fissando tariffe di abbonamento per il trasporto e per i pasti economicamente e socialmente sostenibili (e non elevate come adesso), perché siamo consapevoli del ruolo fondamentale che svolgono questi servizi nell’attuazione del diritto allo studio. Perciò, pensiamo sia importante estendere il periodo di apertura e gli orari dei plessi scolastici perché, mentre il dibattito politico non riconosce a bambine e bambini quei diritti che dalla nascita ne fanno soggetti politici, Ceccano2030 vuole dare voce ai più piccoli tra i nostri cittadini. Questa è la città che vogliamo vivere nel futuro prossimo, questo significa per noi dare vita alla città delle bambine e dei bambini: il tempo per dare vita a un’idea alternativa di città è oggi, il futuro di Ceccano comincia adesso!
Comunicato stampa Collettivo Ceccano 2030
COMUNICATO STAMPA