La calma, quasi piatta, che pervade la politica ceccanese in questa afosa estate, non appartiene al collettivo Ceccano2030. Con il flashmob di martedì 16 luglio, che abbiamo tenuto proprio di fronte il campo da calcetto F.Protani, abbiamo voluto denunciare non solo il totale stato di abbandono della struttura, ma anche il degrado che investe tutto il quartiere popolare, dove la politica e i politicanti si fanno vedere solo quando c’è da raccattare voti, ma di azioni concrete per migliorare la vita di chi il quartiere lo abita non se ne è vista nessuna. I bambini, i ragazzi che , non avendo nessun altro posto di aggregazione e di svago, continuano a utilizzare il campo lo fanno mettendo a rischio la propria incolumità , visto lo stato dei luoghi. Lo fanno perché a loro non interessano le beghe della politica , vogliono solo divertirsi correndo dietro un pallone imitando le gesta di chissà quali campioni. E, di certo, non sono campioni i nostri amministratori, tutti, incapaci di trovare fondi per la manutenzione del campo (a proposito: la Regione Lazio ha prorogato i fondi per il “Progetto Sport 2023”…avrà partecipato il Comune di Ceccano? Mah!), incapaci anche di sistemare l’altalena del parco giochi del quartiere. Capaci, questo si, di navigare a vista sfruttando le fatiche e il sudore di chi non ne può più di questo degrado e, molto spesso, si sostituisce al Comune nelle opere di pulizia e manutenzione. Il campo Franco Protani è l’emblema del fallimento e dell’incompetenza dell’ amministrazione di destra guidata da Caligiore, capace di abbandonare un bene comune come questo campo, e di portarlo ad un totale stato di degrado. Chiediamo un immediato intervento di messa in sicurezza della struttura, e l’avvio di una seria azione di programmazione per il suo recupero, per farlo tornare quanto prima a svolgere la sua originaria funzione pubblica per il quartiere e per tutta Ceccano. E che non si pensi di privatizzarlo o di trasformarlo in qualcos’altro non attinente alla sua destinazione d’uso: il campo Protani è dei cittadini , a loro va restituito, e noi auspichiamo che sia un comitato del quartiere Giuseppe Di Vittorio a prenderne la gestione attraverso una seria regolamentazione che disciplini l’utilizzo dei beni comuni di Ceccano.
COMUNICATO STAMPA Ceccano 2030